Aspetti fiscali

Gli omaggi natalizi ai dipendenti costituiscono un modo efficace per consolidare il legame con il team, sono un gesto apprezzato, ma anche un’opportunità strategica per ottimizzare i costi aziendali. Gli omaggi ai dipendenti godono infatti di un trattamento fiscale particolarmente favorevole rientrando tra le spese per prestazioni di lavoro dipendente.
In sintesi, gli omaggi natalizi:
- Sono integralmente deducibili nel periodo d’imposta in cui vengono sostenuti
- Non rientrano nelle spese di rappresentanza, come confermato dall’Agenzia delle Entrate
- Ai fini Iva nel caso di cessione gratuita a dipendenti di beni che non rientrano nell’attività propria dell’impresa, l’imposta è indetraibile e la loro cessione gratuita è esclusa dal campo di applicazione dell’Iva
- Nel caso di cessione di beni prodotti o commercializzati dall’azienda stessa, l’IVA pagata sull’acquisto è detraibile. Tuttavia, la cessione gratuita deve essere assoggettata a IVA, calcolando l’imposta sul prezzo di acquisto o sul costo di produzione dei beni al momento della cessione.
Inoltre, se il valore complessivo degli omaggi e di altri fringe benefit concessi a un dipendente durante l’anno non supera il limite di 258,23 euro (per il 2024 la soglia di esenzione è elevata a 1.000 euro, ed ulteriormente elevata a 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico), gli stessi non costituiscono reddito imponibile per il lavoratore.
Infine le cene e i pranzi natalizi destinati alla generalità dei dipendenti sono deducibili con il limite rispettivamente del 75% del costo sostenuto in quanto relativa a spese di vitto e del 5 per mille delle spese per prestazioni di lavoro dipendente. L’ IVA relativa a queste spese è indetraibile, poiché non presenta inerenza con l’attività aziendale.