Con il nuovo decreto milleproroghe, in via di approvazione, si permetterà ai contribuenti che hanno avviato il piano nel corso dello scorso anno ma successivamente sono stati inadempienti di mettersi in regola con le rate non versate entro il 15 marzo senza perdere i benefici della definizione agevolata.
Viene previsto nel dettaglio che, il mancato, insufficiente, o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle rate di cui all’articolo 1, comma 232, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, da corrispondere nell’anno 2023 e della rata in scadenza il 28 febbraio 2024, non determina l’inefficacia della definizione prevista dal comma 231 dello stesso articolo 1 della legge n. 197 del 2022, se il debitore effettua l’integrale versamento di tali rate entro il termine del 15 marzo 2024.
Le restanti rate del 2024 andranno saldate entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.
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